La combinazione dieta e formaggio in una frase sembra impossibile, ma ciò che non sai è che non tutti i formaggi sono grassi allo stesso modo. Infatti, a seconda del loro contenuto di grasso, vengono classificati in grassi, semigrassi e magri.
I formaggi freschi, come la mozzarella sono da preferire se si vuole stare attenti alla linea. Infatti, rispetto a quelli stagionati, i formaggi freschi hanno un contenuto inferiore sia di sale che di grassi.
Per una dieta idonea alle proprie esigenze è importante sapere innanzitutto la differenza tra latticini e formaggi:
- Il formaggio è un alimento che si ottiene a partire dalla cagliata, per coagulazione delle caseine, ovvero la componente proteica principale del latte. Vengono distinti a seconda del tipo di latte che si utilizza in: vaccini, pecorini, bufalini e caprini, e infine misti, ovvero preparati con miscele di latte di diverse specie. Il livello di grassi e la stagionatura, però, variano a seconda della tipologia di realizzazione, suddividendoli in varie categorie come: magri, leggeri, grassi e molto grassi.
- Per legge, i formaggi non sono inclusi nella definizione di latticini. Questi ultimi infatti non si ottengono per coagulazione delle caseine del latte. La ricotta, ad esempio, si ottiene a partire dal siero del latte, ovvero la componente acquosa ricca in albumine, che si ottiene dal processo di cagliatura. Quando le caseine del latte si aggregano e, inglobando le micelle di grasso al loro interno, formano il caglio, la parte acquosa tende a uscire dal coagulo: questa prende il nome di siero. La ricotta si ottiene per acidificazione del siero ed aggregazione delle sieroproteine, che affiorano in superficie. Facile intuire come la ricotta possa essere considerata fortemente proteica e meno grassa rispetto ad un formaggio. Sempre dal siero si ottiene la panna, che avrà al contrario della ricotta un’elevato tenore di grassi al suo interno. Il siero infatti contiene sì un’alta concentrazione in proteine, ma anche una parte di grasso che viene separata dalla fase acquosa mediante un processo definito scrematura, da cui appunto si ottiene la panna. Dalla panna si ottiene il burro, tramite un processo definito zangolatura che permette di allontanare praticamente quasi tutta l’acqua. Il burro sarà quindi molto più grasso (il burro contiene minimo 80% di grasso) rispetto alla panna. Infine, lo yogurt è ottenuto a partire dal latte per acidificazione dovuta all’attività fermentativa di microrganismi chiamati batteri lattici.
Ma in che modo gli esperti consigliano di inserire i formaggi nella propria dieta?
I principali responsabili dell’aumento di peso sono per lo più alimenti ricchi di grassi e zuccheri, quali dolci, formaggi, pasta e pane. Ma, se consumati con moderazione e nelle giuste dosi, non sono da demonizzare poiché rappresentano un’importante fonte di energia indispensabile all’organismo per poter funzionare al meglio.
Latticini e formaggi, in particolare, apportano anche altri importanti nutrienti, quali proteine e calcio. Assumere questi alimenti nelle giuste porzioni è quindi indispensabile.
Una porzione, ad esempio, può corrispondere a 200ml di latte o fiocchi di latte, 30g di formaggio duro o semiduro o 60g di formaggio a pasta molle.
In conclusione, consumare copiose quantità di formaggio non vi farà certo perdere peso, ma una dieta equilibrata, realizzata anche con l’aiuto di un esperto, oltre che di uno stile di vita sano e poco sedentario, vi aiuterà a tenere sotto controllo il vostro peso senza rinunciare al gusto dei prodotti della tradizione italiana.